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martedì 5 ottobre 2010

Autunno 2010 - e tutto Tacque

Ciao a tutti
ve l'avevo detto che tornavo a "salutare" a Ottobre....e ovviamente come pensavo senza alcuna NEWS. Quindi ancora non so niente, non so a che punto sono le cose....silenzio totale.
Solo a titolo di curiosità, vi dico due cose :

1) Ho inviato alcune e-mail a vari tribunali ecclesiastici chiedendo a ognuno quali fossero i "tempi" per la prima istanza. La risposta è stata davvero fantastica, perchè ogni tribunale fa le cose a modo suo. Non hanno uno schema di tempi, non hanno scadenze ne una "scaletta" da seguire. Ognuno opera in modo proprio

2) ho inviato una e-mail al Tribunale della mia zona, quello implicato nel mio processo. Questa è la risposta, ovviamente me l'aspettavo così....però mi hanno confermato che non esistono TEMPI per queste cose:

Gentile Signor *****,
con riferimento alla sua richiesta faccio presente che dopo l'ascolto dei testimoni, prima di poter arrivare alla decisione del collegio, sono necessari alcuni ulteriori passaggi, i cui tempi possono variare da causa a causa e per vari motivi dovuti alle diverse persone che devono intervenire.
Se vuole avere informazioni più precise per una sua causa eventualmente pendente presso il nostro Tribunale è necessario che ci faccia pervenire richiesta scritta, anche via fax, allegando fotocopia del suo documento e suo recapito. Provvederemo al più presto a farle pervenire risposta scritta
Distinti saluti

13 commenti:

  1. Ciao Andrea,
    anche io ho intrapreso questo triste cammino dell'annullamento circa 2 anni fà e sono più o meno al tuo stesso punto,sono in attesa del risultato della prima istanza.Anzi forse per te i tempi sono stati più brevi,considera che io deposito il libello a Gennaio 2009,vengo convocata un anno dopo a febbario 2010 per la testimonianza,in 3 settimane circa veniamo ascoltati tutti quanti io,il mio ex marito e i 3 testimoni da me indicati.
    Da quel momento in poi buio totale.
    Ho chiamato circa 4 volte l'avvocato ma sempre "nessuna novità" intanto il giudice è cambiato per cui il nuovo dovrà riprendere in mano tutto e rianalizzare tutta la pratica.
    Sinceramente mi sono quasi arresa ho deciso di non pensarci più e quando arriverà la sentenza mi faranno sapere..sono molto scoraggiata.

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  2. Ciao
    penso che ti devi abituare all'idea che scrissi sotto...ovvero che se le cose si muovono lo faranno in CONCOMITANZA (ma sicuramente DOPO!) la risoluzione della questione CIVILE.
    Io mi sono messo l'animo in pace, almeno fino al 2012.

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  3. Ciao ragazzi,
    proprio stamattina si è fatta viva la mia ex-e-non-tanto-dolce metà, il quale a forza di rompere le scatole al TER, ha avuto la seguente informazione: per avere notizie e, tra le righe, sollecitare l'avanzamento della causa bisogna scrivere al "Reverendissimo Vicario Giudiziale". Essendo il mio ex notoriamente fuori di mela, voglio verificare questa informazione, e capire se effettivamente una letteruccia scritta a tale figura può effettivamente servire a mandare avanti il tutto o al contrario indispettisce la commissione, allungando oltremisura i tempi... Intanto teniamocela lì, non si sa mai... Ciao, Patched Heart

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  4. Ciao a tutti, sono capitata qui per caso e vedo tanta sofferenza da parte di molti. Mi dispiace. Mi dispiace anche vedere che tanti si sposano in Chiesa, quando è evidente che non vogliono intraprendere nessuna avventura con Dio - avventura di amare un altro fino alla morte. Dio fa tutta la differenza. E fa veri miracoli. Esperienza vissuta non solo da me. Peccato per i preti che consentono queste leggerezze, e mi auguro che sappiano mettere tutti noi di fronte a quello che vogliamo veramente e inizino a porre seri limiti al "matrimonio selvaggio" (ma poi 'quanto scocciano questi preti'), ma non applaudo alle coppie che addirittura si disturbano perché devono partecipare a "10 incontri di preparazione al matrimonio": ma chi gli ha mai imposto, nel 2010, di dire sì davanti a Dio, in chiesa?
    Per diventare prete ci vogliono anni e anni di seminario. Per diventare marito e moglie - che è vocazione altrettanto e forse più difficile - ci si prepara davvero poco. Non si cerca una maturità umana. Non si prega. Non si chiede a Dio qual è la sua volontà. Perché questo è il pane quotidiano del cristiano, del suo rapporto con Dio - che è il cuore della sua vita -, del suo matrimonio. Se così non è, allora meglio sposarsi civilmente - perché se non preghi e non parli con Dio, non hai proprio gli strumenti per rimanere insieme malgrado i buchi neri dell'altro. Non ce la fai. Non ne hai la grazia.
    E allora vedo che molti non sanno proprio cosa stanno facendo. Di cosa stiamo parlando. E si stupiscono se sollevi "importune" obiezioni. Perché, liberi e maggiorenni, ci si sposa in chiesa, per poi scagliarsi contro la stessa quando poi si vuole riconoscere la nullità del matrimonio?
    Scusate lo sfogo, ma mi abbatte il cuore vedere matrimoni in chiesa (=sacramenti! grazia divina!) che tali non sono (quindi da riconoscere nulli tra qualche anno) e non basati su una vita di vera relazione con Dio. Se non c'è relazione con Dio, è meglio sposarsi altrove. Conviene a tutti, per primi agli sposi. Faranno sempre in tempo a sposarsi in chiesa quando avranno capito veramente di cosa si tratta e vorranno farlo per davvero. E per chi volesse intraprenderla, questa avventura con Dio: coraggio! È una cosa fantastica. Non facile, mai banale, mai noiosa, piena di acrobazie e a volte lacrime, ma è un'opera d'arte. Soprattutto, Dio non vede l'ora.
    Andrea, io non so se tu preghi. Ma forse Dio in questi mesi di attesa prolungata sta cercando di dirti delle cose. Le preghiera è il luogo dove scopri cosa Dio ti dice. Ma tu vuoi ascoltarlo? Un caro saluto ad Andrea e a tutti. LF

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  5. Rispondo all'anonimo LF del 15 ottobre 2010, che con cotante belle parole mi ha dato veramente fastidio, non tanto per ciò che scrive, ma per il "vago" tono di saccenza con cui condisce il tutto. Trovo che sia sempre molto facile giudicare quando non si è vissuta una esperienza. Se poi lui/lei riesce a vivere così in pace ed armonia anche con la fede e con la Chiesa, complimenti, perché non è così semplice per tutti. Non posso parlare per gli altri, ma parlo per me: la fede è un percorso molto tortuoso, talvolta, e capita anche che per arrivarcisi si debba passare nel fuoco. Come caspita fai a dire "tanti che si sposano in Chiesa non vogliono intraprendere una avventura con Dio"?? Io sono sempre stata una credente sincera, ho fatto anni di volontariato, ritiri spirituali, e Dio ce l'ho sempre messo, nel matrimonio, ma se il mio ex marito si è rivelato essere instabile e disturbato mentalmente, cosa che a suo tempo non era emersa, se si è rivelato essere una persona violenta, e se le preghiere mie da sole non sono bastate, io che cosa dovevo fare? Restare con lui e prendere botte? Imbottirmi di psicofarmaci (IO, non lui) per scongiurare l'esaurimento? ci sono persone con cui la convivenza è impossibile, perché danneggia seriamente la salute; e ci sono anche persone, così supponenti da non volersi curare mai... e dunque? Aspettiamo il miracolo?
    Sono d'accordo che il matrimonio dovrebbe essere fatto a 3: moglie, marito e Dio, ma se anche solo uno dei 3 non sta ai patti (e non sto parlando di Dio), se anche solo uno dei due sposi è o si comporta in maniera inadeguata, non si apre alla preghiera, non chiede di migliorare e non fa un atto di umiltà al momento debito, spiegami tu come si può andare avanti.
    Altre considerazioni: nella vita si cambia, si matura, si cresce. Io ho fatto numerose volte atto di estrema contrizione per la presunzione con cui mi sono sposata: pensavo che l'"amore" (o l'idea che avevo dell'amore) fosse sufficiente per colmare tutte le lacune. Chiaramente è una idea immatura dell'amore, ma purtroppo, battendoci il naso, l'ho scoperto dopo. E dunque? devo pagare per tutta la vita per questo? possibile che non mi sia concesso di andare avanti??
    Sono d'accordo che il matrimonio in Chiesa non sia per tutti, e che molti si sposino senza consapevolezza (me compresa), ma dubito che un prete possa permettersi di selezionare gli sposi (un prete, peraltro!)... non puoi impedire a due di sposarsi se sono in buona fede. Io mi sono sposata in perfetta buona fede, ma con carenza di mezzi psicologici e con uno sposo che non era un granché, diciamo. Questo mix esposivo ha portato conseguenze pessime... evabbé... ho spurgato dolore per anni, ma se permetti vorrei voltare pagina. Ci sono tante cose a questo mondo che posso ancora fare, ho avuto il mio percorso, è la mia vita, ci ho messo un po' a capire certe cose, ci ho messo più di altri, pazienza... la mia avventura con Dio va avanti anche così, e mi piace pensare che lui mi ama anche se sono una tale zuccona. Poi arrivano i saputi come te, che guardano noi divorziati con una sorta di pietà un po' schifata, perché noi divorziati siamo pur sempre cristiani di serie B, che al momento debito non hanno pregato, non hanno chiesto consiglio a Dio, quindi hanno commesso cotanto errore... posso dirti che la gente come te è davvero urticante??? Che posso dirti se non: beato te che sei un cristiano perfetto e che hai uno splendido matrimonio!! Come sei bravo! Ah, scusa, a te la forza la dà Dio, perché preghi tanto!!
    Ricordati una cosa che ha detto Gesù: "ha amato molto, le sarà perdonato molto". Beh, io mi impegno per ricadere in questa categoria, anche se il mio curriculum matrimoniale non è stato perfetto. E tu??
    Saluti, Patched Heart

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  6. Per Anonimo del 15/10 e Patched H., sono d'accordo con quello che scrivete. Purtroppo la pratica è diversa. Mi sono sposato sapendo che ci sarebbero state difficoltà ma avevo la speranza/certezza di avere una persona al mio fianco che mi avrebbe aiutato a superarle insieme. Invece la persona che ho sposato pensava solo alla sua carriera professionale, è rimasta fedele principalmente ai propri genitori e si lamentava di continuo di non essere felice. Ad un certo punto è scappata a casa dei genitori con nostro figlio di pochi mesi, dopo un matrimonio durato meno di 20 mesi, e nonostante varie proposte per trovare un accordo in modo semplice e civile, ha preferito, con forte sostegno o pressione dei genitori, iniziare una dura battaglia legale. Io so benissimo cosa ho detto due anni fa davanti all'altare e sono pronto a mantenere quello che ho promesso e mi sono impegnato a fare, però molte persone che ci conoscono nutrono seri dubbi che la mia sposa fosse convinta di quello che ha fatto. Il difficile adesso è trasformare quei dubbi in certezze. Perché una persona che rifiuta categoricamente il dialogo e alla soglia dei 40 anni si nasconde dietro a genitori e avvocati, a prima vista potrebbe essere immatura, ma potrebbe anche mascherare una realtà complessa o avere brutti scheletri nell'armadio di famiglia...
    Io penso che Dio sapesse perfettamente come ci siamo presentati davanti all'altare, perché lui sa scrutare i cuori. Io adesso devo rimanere legato per tutta la vita ad una persona che non si è mai voluta impegnare nel matrimonio e che adesso mi odia profondamente?
    Saluti.
    Michele

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  7. Michele, sono dispiaciuta per la tua brutta situazione... però non capisco perché scrivi che sei d'accordo (ma con me, o con LF?) ma "la realtà è diversa", quando invece non mi sembra tanto dissimile dalla mia, e probabilmente da quella di molti altri incappati in brutte avventure matrimoniali.
    Le mie riflessioni volevano solo dire che anche un divorzio può essere un percorso per arrivare a Dio, per quanto strano, e che mi dà fastidio quando certi benpensanti si ergono a giudici delle intenzioni altrui... per cui citavo il mio caso proprio (solo perché è quello che conosco meglio!) per dire che non necessariamente la scelta del matrimonio in Chiesa nasce per ragioni, diciamo, folkloristiche, come pare insinuare LF generalizzando su tutti i matrimoni falliti, ma non per questo le cose vanno necessariamente a buon fine, o perché uno o entrambi gli sposi hanno sopravvalutato la portata della cosa, e/o perché uno o entrambi gli sposi, pur credendoci, o quantomeno sperandoci, e credendo in Dio, non erano intrinsecamente adatti a condurre una vita matrimoniale, e/o perché uno dei due è in buona fede ma l'altro no.
    Non ho capito cosa tu pensi, cioè se vuoi dire che tua moglie è una immatura pazzesca, con vari problemi a relazionarsi con gli altri, incapace di gestire il rapporto con altruismo, oppure se propendi di più per la sua malafede, per il fatto che non ci credeva già al momento delle nozze. ("brutti scheletri nell'armadio di famiglia"?).
    In che cosa senti che la tua realtà è diversa da quelle descritte da me e da LF?
    In bocca al lupo, Patched Heart

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  8. Intanto ti ringrazio, P.H., in questo periodo sento il bisogno di confrontarmi con altre persone che stanno vivendo la mia stessa situazione. Quando mi prendo un impegno, faccio di tutto per portarlo avanti, e specie il mio matrimonio, l'ho affrontato sapendo di trovarmi davanti a qualcosa di molto impegnativo, ma anche con la volontà di affrontare (e superare) qualsiasi problema mi fosse capitato nella vita. L'unica cosa che non avevo previsto era l'ABBANDONO da parte di mia moglie.

    Mia moglie HA problemi di relazione con gli altri, pensavo fossero piccoli e/o superabili perché quando vuole è anche dolce e sa farsi apprezzare. Invece dopo il matrimonio ha mostrato sentimenti molto forti di invidia e odio verso molte persone, specie quelle più legate a me. Probabilmente è vittima anche degli atteggiamenti che hanno avuto i suoi genitori negli ultimi 20 anni. Insomma, l'immaturità affettiva c'è, quanto sia grave non lo so valutare. Ho pensato anche al timore reverenziale, ma analizzando la situazione comunque si cade nell'immaturità, idem per alcuni altri capi di nullità (dolo, inganno, ecc.).

    Lei dice di non odiarmi, però è scappata a casa dei genitori con nostro figlio di 4 mesi, sono passati 8 mesi e nel frattempo ha rifiutato qualsiasi possibilità di dialogo, anche davanti al parroco che si è reso disponibile a fare da mediatore. La sua famiglia ha fatto di tutto per impedire la riconciliazione. Anzi, hanno tentato di distruggermi come uomo, come professionista, come marito e come padre. Vogliono dipingere mia moglie come una povera vittima, ma fortunatamente per me non è povera e in tante persone mi conoscono e sanno che non sono perfetto ma non sono nemmeno il mostro dipinto dagli avvocati...

    Cosa devo quindi pensare, che mia moglie si è sposata consapevole di quello che stava facendo? Ovviamente la risposta la saprò (forse) tra svariati mesi. E qualcuno mi ha detto che sono ottimista a parlare di mesi...

    Io spero che riusciate a mettere a posto le vostre situazioni, e che presto Qualcuno dia una mano anche a me...

    Saluti

    Michele

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  9. Buonasera sono C.
    scrivo per Andrea che già mi conosce forse ricordi la mia storia.

    Dunque brevemente ti ricordo che:
    luglio 2008 deposito il libello presso il tribunale etrusco di firenze

    luglio 2009 colloquio mio e di mio marito
    ottobre 2009 colloqui 4 testimoni
    ottobre 2010 (esattamente sett scorsa) ho ricevuto la sentenza scritta di primo grado con matrimonio annullato!!!

    novembre 2010 la causa da firenze dovrebbe passare al tribunale flaminio per conferma sentenza di secondo grado...
    massimo 3 mesi... tutto finito!!!

    Nel frattempo io sto facendo il divorzio civile... sembrerà un casino e a volte lo è... ma non bisogna mai perdere le speranze, pregate come il nostro amico qui sopra, arrabbiatevi... fate quello che volete ma non abbattetevi... pensate soltanto che con la sentenza in mano, io sto già facendo il corso prematrimoniale con il mio fidanzato!!!
    E nozze fissate per 09.10.11...
    credeteci credeteci credeteci...
    un abbraccio a tutti!!

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  10. Rispondo alla anonima C. : devo crederci?? L'altroieri 28 ottobre è arrivata la 1° sentenza, finalmente: era stata decisa il 26 novembre 2009, e per 11 mesi non era stata neanche scritta. Adesso, che ci metta altri 3 o 4 mesi, ci credo solo se lo vedo. Se continua così, sicuramente passeranno 6 mesi prima che venga trasmessa al secondo tribunale. Prima di fissare il mio prossimo matrimonio in Chiesa, fosse anche nel 2027, voglio che tutte le carte siano a posto. Oltretutto, l'annullamento in chiesa ci mette 6 mesi per essere poi ratificato a livello civile. Ci sono cause, come la tua, che partono veloci e veloci finiscono (e la tua sta procedendo bene); altre che si intoppano ad ogni passaggio, come la mia. Mi dispiace essere negativa, di solito cerco di essere ben più incoraggiante, ma questa causa viaggia proprio male, e putroppo non solo per me. Sorry, in questo caso sono come San Tommaso (senza essere santa): non ci credo se non vedo. In bocca al lupo per tutto e felicitazioni per il tuo matrimonio! Ciao, Patched Heart

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  11. Rispondo a Michele: la tua storia presenta alcune caratteristiche che sono denominatori comuni a molti matrimoni finiti... capisco la tua sofferenza. Spero che tu riesca a venirne a capo e soprattutto a trovare una quadra con la tua ex moglie anche per il bene del bambino. Non c'è nella tua città un consultorio familiare che organizza laboratori per separati? sono dei gruppi di circa 10 persone che hanno in comune un matrimonio appena finito, chi dopo 2 mesi chi dopo 40 anni, e che condivide le proprie esperienze sotto la guida di alcuni psicologi, i quali propongono attività e spunti di riflessione volti a fare superare e metabolizzare la separazione. Io l'avevo frequentato, ed effettivamente mi era servito. Solo una domanda: dici che gli avvocati di tua moglie ti dipingono come un mostro... ma precisamente di che cosa ti accusano? qual è la versione di tua moglie? Buone cose, ciao, Patched Heart

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  12. Per P.H.: sono riuscito a portare a casa il 75% del mio lavoro, che spesso posso farlo negli orari che voglio, in modo da essere più disponibile ad aiutarla nei momenti di bisogno. Però era un lamento continuo, si sentiva la più sfortunata del mondo, non aveva amiche, passatempi, interessi, prima della gravidanza la sua vita era tutta ufficio e genitori, e ad un tratto ha sentito il bisogno di scaricare su di me le insoddisfazioni di 38 anni della sua vita. Davo il biberon alla notte al bambino, molto spesso preparavo pranzo e cena (se non lo portava mia suocera), alla mattina non uscivo di casa finché non la vedevo in piedi e magari in compagnia di sua madre, invece lei mi vedeva come il maniaco di computer, perché quello è lo strumento che uso per portare a casa reddito, oltre che anche una delle mie passioni personali. Mi ha accusato di trascurarla, di maltrattarla quando la spronavo a chiamare qualche amica o dedicarsi ad un passatempo creativo, di umiliarla quando le contestavo che non bisogna andare in ufficio con la febbre alta.

    Il problema è che mia moglie è stata educata unicamente a portare a casa reddito e ubbidire ciecamente ai propri genitori, e dopo 36 anni vissuti in questo modo una persona non è in grado di decidere autonomamente della propria vita e fare il bene della propria nuova famiglia. Avrei dovuto aspettare diventasse orfana prima di sposarla, ecco il mio errore...

    Poi, dopo aver capito che non mi ha MAI amato, digerire la separazione è facile, il mio dolore è per mio figlio, che dovrà crescere senza una solida famiglia...

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  13. scusate ma qualcuno a cui hanno dato l'annullamento esiste? E' possibile sapere in termini economici quanto e' costato complessivamente ? Inoltre qualcuno aveva tra i testimoni il prete che lo aveva sposato in origine?

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