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martedì 21 giugno 2011

E' arrivata la Lettera dal Secondo Tribunale..

..è arrivata ieri, dal secondo tribunale ecclesiastico, una lettera di notifica della data in cui il tribunale stesso si riunirà per discutere-valutare la decisione presa dal primo foro ecclesiastico.
La data è fissata per il 15 Luglio. Suppongo che tale lettera sia "arrivata anche alla mia ex-moglie".

37 commenti:

  1. sono in attesa che venga fissata la data per la pronuncia della sentenza di prima istanza, gli ultimi atti sono stati depositati due settimane fà, ma quanto ci vuole....!!!
    anonima da Roma

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  2. quanto ci vuole?
    Mettiti l'anima in pace. Non meno di 4 anni! (se tutto va bene)

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  3. Tieni duro! ci sei quasi dai..
    io oggi ho ricevuto la notizia dal tribunale di prima istanza...
    POSITIVO!!!!!!!!!!!!!!!!! :) non ci credo ancora... davvero!

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  4. Nuntio vobis magnum gaudium: la lettera che avevo scritto tempo fa al Giudice Ecclesiastico che era comparso su questo blog è stata altresì pubblicata sul numero di Famiglia Cristiana di questa settimana. Ciao a tutti, Patched Heart

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  5. grazie ad anonimo per l'incoraggiamento, lo sò che ci siamo quasi ma il tempo sembra non trascorrere, ogni giorno ci si aspetta la "telefonata".... ma tu sei a Roma? nel caso, quali sono stati i tempi?

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  6. Ciao, il mio avvocato ha depositato il libello a luglio 2009, a maggio mi ha comunicato che il tribunale di prima istanza ha deciso per la nullità del matrimonio, qualcuno sa quanto tempo ci vuole per la stesura della sentenza?

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  7. Mafe, è meglio che io non dica nulla... Nel mio caso per la scrittura della sentenza ci sono voluti 11 mesi, dopo la decisione del tribunale!! Ma diciamo che il mio è stato un caso a parte... (a Torino). In bocca al lupo, PH

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  8. Ciao Patched Heart,grazie per la risposta :-) caspita 11 mesi, è davvero tantissimo, ma ci sono stati dei problemi? Il mio procedimento è presso il tribunale del triveneto... So già per certo che ad agosto il tribunale sarà chiuso, però speravo per settembre... 3 mesi pieni pensavo fossero abbastanza....
    A presto

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  9. Ciao Mafe, purtroppo non ci sono stati problemi particolari se non il sovraccarico di lavoro dei giudici. La mia causa, a quel punto, era decisa... bastava scrivere. E' stato tutto il mio procedimento che è andato sempre a rilento dall'inizio alla fine, una volta per un motivo, una volta per un altro. Ma adesso è finito, potrei risposarmi in chiesa anche domani. Purtroppo non ho idea di come vadano le cose nel triveneto, non conosco quella realtà. In ogni caso speriamo in bene, 3 mesi dovrebbero essere più che sufficienti! Ciao, PH

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  10. Ciao Andrea,

    ho visto che ti sei rivolto al Tribunale Ecclesiastico Etrusco e volevo sapere come trovare un avvocato rotale...sul web ne ho trovati molti ma su Roma...ed uno a Firenze veramente esoso nella parcella..puoi aiutarmi?

    Grazie, Eleonora

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  11. Sono l'anonimo dell'in bocca al lupo :)
    Il mio avvocato ha depositato il libello a luglio 2010 e a luglio 2011 è arrivata la sentenza di prima istanza..No non son di Roma. Cmq ci tenevo a precisare ad Eleonora che gli avvocati possono chiedere ciò che vogliono come parcella ma tanto sarà il Tribunale Ecclesiastico a stabilire la parcella. A me è arrivato un foglio proprio dal tribunale dopo la sentenza di prima istanza.
    A presto

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  12. Ciao, puoi dirmi quanto tempo è passato tra la comunicazione della composizione del collegio dei giudici di seconda istanza ed il giorno di udienza (15 luglio)? Grazie

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  13. E anche questa estate è arrivata, nulla di fatto, questa fatitica data per la pronuncia della sentenza di prima istanza non è stata fissata, l'avvocato dice che a questo punto dipende solo da loro (il tribunale). Da questa settimana il tribunale sarà chiuso fino alla prima settimana di settembre, un mese e mezzo di vacanze!!! Per la miseria ma questi si rendono conto che a friggere in padella ci sono persone con un cuore ed il desiderio grande di veder fatta verità su quanto ha travolto la loro vita?! Anonima da Roma.

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  14. Cara Anonima da Roma del 25 luglio, non mi dici nulla di nuovo. I tempi possono essere eterni nei Tribunali Ecclesiastici. Sembra proprio che i TER siano un mondo a parte, una realtà parallela che non ha veramente idea di giocare con la nostra vita. (Oppure sì? Sono sadici e si compiacciono del potere che possono esercitare su di noi? Questi pensieri blasfemi ogni tanto mi vengono, soprattutto dopo avere conosciuto taluni individui un po' sulfurei che bazzicavano da quelle parti... e menomale che erano preti...). In bocca al lupo, PH

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  15. La mia ex moglie ha ottenuto l'annullamento del nostro matrimonio con le false testimonianze dei genitori ,fratello ed un'amica. Mi sono sentito preso in giro , è stato tutto manovrato a tavolino. Mi sono sentito una nullità davanti ai componenti del tribunale, si compiacciono del potere che possono esercitare sulle persone, noi siamo nulla. Penso comunque che ogni risultato ottenuto con la forza porti male alle persone che l'anno ottenuto. Poi si lamentano del fatto che perdono fedeli ogni giorno; si perchè non sono affatto la testimonainza del Vangelo ma solo di una forza militare-religiosa che puo decidere del nostro destino. .Amareggiato.

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  16. ciao a tutti,vorrei sappere se con annulamento devi pagare sempre mantenimento?Grazie

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  17. Per anonimo del 3 agosto: una volta che il matrimonio viene dichiarato nullo dalla Chiesa, se si procede con la delibazione (=recepimento civile della sentenza del tribunale ecclesiastico), non c'è più alcun obbligo di mantenimento del coniuge. Rimane il mantenimento di eventuali figli, ovviamente. Ciao, PH

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  18. Per anonimo del 2 agosto: curiosa la tua testimonianza, in un blog in cui tutti, me compresa, si lamentano perché la Chiesa NON concede sti benedetti annullamenti se non esercitando pesantemente il suo potere e facendo durare per anni l'intero procedimento, tu ti lamenti, al contrario, del fatto che a te, anzi, alla tua ex moglie, lo hanno concesso, e probabilmente anche in tempi abbastanza ragionevoli. Perdonami, a pelle non riesco a simpatizzare per te, mi dispiace, e non perché io pensi che la Chiesa sia perfetta o non sia affatto un'istituzione che esercita un potere pesante sulle persone, anzi...
    Però... sarà che un commento come il tuo potrebbe averlo scritto il mio ex, anzi, non-marito... L'idea di una famiglia coalizzata e menzognera che va compatta a dichiarare il falso contro di te... Mi sembra una idea persecutoria del procedimento di nullità, e non è così, generalmente... Poi magari nel tuo caso hai perfettamente ragione tu, magari sei finito in un covo di vipere per davvero... Ma mi sembra un po' difficile crederlo. Le testimonianze concordate di solito si contraddicono e non reggono. Ma, anche se fosse, in un procedimento di nullità ENTRAMBI I CONIUGI NE ESCONO CON LE OSSA ROTTE e nessuno dei due ci fa una bella figura. Fosse anche che solo uno dei due appaia come il mostro, lo schizzato, il disgraziato, rimane il fatto che l'altro se l'è sposato, e dimmi con chi vai... Poi generalmente viene fatta una perizia psichiatrica sui coniugi. E' stata fatta nel vostro caso oppure il TER si è basato esclusivamente sulle balle (reali o presunte) della famiglia della tua ex moglie? Ad ogni modo, se ormai l'annullamento è stato concesso, posso solo suggerirti di andare avanti e guardare gli aspetti positivi. Non dovrai mai pagare gli alimenti alla tua ex moglie, anche se lei fosse con le pezze al sedere... Però fammi capire, perché questo annullamento ti da tanto fastidio? Perché ritieni di essere stato calunniato? Ciao, PH

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  19. Patched, questa cosa di USCIRE ENTRAMBI CON LE OSSA ROTTE ha reso bene l'idea. Già quando 2 persone si separano bisogna sempre trovare il compromesso, anche quando chiaramente potrebbe essere colpa di uno solo. Un TER, che dovrebbe ricercare la verità e fare giustizia, non fa tanto meglio a parer mio. Ci sono persone che subiscono un abbandono. Per quale motivo dovrebbe uscire con le ossa rotte anche quello che è stato abbandonato? ..mah.. Fatto sta che mi sembra stia diventando tutto un grande business. Chi li sfama sennò sti periti psichiatrici? :) ..

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  20. Caro Marco, purtroppo quando un matrimonio finisce la responsabilità non è mai di uno solo,la differenza stà nell'avere la forza e il coraggio di scendere nel profondo per capire quali sono state le ragioni per le quali non ha funzionato. Il primo a mettersi in siscussione è proprio colui che avvia la procedura, ti posso assicurare che è assai doloroso.... ma indispensabile per andare avanti con la propria vita non rischiando di commettere gli stessi errori. LA VERITA' CI RENDE LIBERI!!!
    Anonima da Roma
    p.s. Vorrei aggiungere che il perito nominato dal tribunale è gratuito.

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  21. Ciao Anonima da Roma, grazie per il tuo contributo. Hai espresso quello che volevo dire io che forse sono stata sbrigativa su quel punto: "uscire con le ossa rotte", per quello che ha intentato la causa di nullità, significa davvero che se uno si è messo in discussione e ha ripercorso con coscienza tutto ciò che nel proprio matrimonio è andato storto alla fine non può che rendersi conto di essere comunque in torto, e questo ovviamente non è piacevole per nessuno. Io come sempre posso parlare per me: nel mio caso il "cattivo" era il mio ex, e questo non lo dico io, ma l'ha ormai stabilito il tribunale (soggetto borderline narcisita, con rottura psicotica, ecc...), tant'è che io non ho il divieto di risposarmi mentre lui sì, però questo non vuol dire che io sia esente da colpe, in primis l'aver accettato di sposare un soggetto simile, del tutto inadatto alla vita coniugale, e aver quindi dimostrato di non avere idea di che cosa è un matrimonio. Dover riconoscere di avere preso una cantonata è già di per sé umiliante. Poi c'è tutto il resto. Alla base di un fallimento matrimoniale c'è sempre - diciamo spesso - un meccanismo già storto in origine che ad un certo punto si inceppa e si rompe, anche se, obiettivamente, non tolgo che uno dei due coniugi possa effettivamente esagarare con i comportamenti infami... Ciao, PH

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  22. Quindi fatemi capire: entrambi i coniugi vengono sottoposti ad accertamenti psicologici anche quando è chiaro che uno solo dei 2 è un borderline?

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  23. Ciao Marco, non so quale sia la regola generale. A parte il fatto che, che il mio ex fosse borderline, era evidente solo "ufficiosamente", e lo è diventato "ufficialmente" solo con la perizia. Quindi anche se il giudice aveva fatto intendere che aveva già perfettamente capito con che razza di soggetto aveva a che fare, è stata necessaria la relazione di un esperto che lo mettesse nero su bianco affinché il giudice si potesse pronunciare. Detto ciò, nel mio caso l'avvocato ed io avevamo concordato di incentrare la causa sull'incapacità di ENTRAMBI I CONIUGI di portare avanti il matrimonio (lui perché mentalmente disturbato, io perché immatura, ingenua ecc... al tempo delle nozze). Ed effettivamente ci poteva stare, perché se lui era palesemente schizzato, io tanto furba ad essermelo caricato non dovevo essere. Quindi la perizia è stata effettuata anche su di me. Come ho già scritto in qualche post precedente, il tutto è valso ad ottenere la dichiarazione di nullità, con la differenza che nel mio caso la perizia ha evidenziato una evoluzione della mia personalità da quando avevo 22 anni ad oggi, mentre nel suo caso no, quindi io ho avuto il permesso di risposarmi in chiesa, lui invece il divieto (non so se rimuovibile). Del resto sono 6 anni che vivo col mio secondo marito, e non solo non ci siamo ancora scannati, ma è veramente tutta un'altra musica. Non so se generalmente la perizia viene fatta su ambo i coniugi oppure se questa è la prassi seguita quando si ipotizza un problema su entrambi (come nel mio caso). E' vero comunque che non sono i coniugi a pagare gli psichiatri. Noi abbiamo fatto anche il test di Rorschach, e tutto sommato questa è stata la parte più divertente! Spero di avere risposto. Ciao, PH

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  24. Ciao Patched Heart
    io non "mi intendo" molto di questi DIVIETI....ma il tuo ex-marito avrà il "divieto di contrarre nuove nozze senza l'autorizzazione del parroco"....cosa che cmq penso si possa "ottenere". O esiste proprio un divieto-divieto?

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  25. Grazie per i chiarimenti PH. Il fatto di incentrare l'incapacità su entrambi i coniugi sembra una cosa piuttosto diffusa da quello che sento in giro.. In fondo è una specie di separazione consensuale ecclesiastica. Sembra quasi che gli avvocati preferiscano "spalmare" le colpe su entrambi. Questo lo trovo un pò ingiusto. è vero che ci sono responsabilità da entrambe le parti, ma a volte, come nel mio caso, io sputavo sangue per riuscire a trovare una via d'uscita mentre lei se ne stava a braccia conserte sul divano (quando la trovavo a casa al rientro dal lavoro). Boh...ho l'impressione che giustizia non sia mai fatta in questo modo.

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  26. Ciao Andrea, parlando di divieti... Esistono divieti-divieti non rimuovibili: esempio: impotenza dell'uomo dovuta a motivi fisici non sanabili. Cioé: quando la causa di nullità è qualcosa che non può mutare nel tempo, e quindi che renderebbe nulli tutti i possibili matrimoni successivi. Per fare rimuovere il divieto bisogna dimostrare (in qualche modo, con perizia, ecc...) che le cause che hanno reso nullo il primo matrimonio ora non sussistono più. Quindi: la persona che per immaturità non era in grado di assumere gli obblighi matrimoniali dieci anni prima, magari oggi è maturata quindi potrebbe farcela; il divieto è rimuovibile. O il marito che non voleva figli può dire di avere cambiato idea e di aver compreso finalmente il senso del matrimonio cristiano e affermare che non metterà limiti alla procreazione, venissero dodici bambini: il divieto e rimosso. Non ho idea, nel caso del mio ex, se il divieto su un borderline sia rimuovibile. Obiettivamente mi auguro di no, non sarebbe serio: visto che su di lui pesa una diagnosi psichiatrica ben precisa, e non è né una cosa curabile, né modificabile nel tempo, se non in peggio, oso sperare che il giorno che si presentasse candido come un colombo davanti al parroco a richiedere una nuova licenza, quello gli rispondesse picche. Per la cronaca, il mio ex, dopo di me, ne ha combinate veramente di cotte e di crude e su di lui pendono a tutt'oggi denunce penali avendo lui picchiato la madre di suo figlio... Sarebbe una storia lunga e intricata, non la racconto nei dettagli, era solo per dire che sicuramente la sua situazione psichiatrica non è migliorata per nulla, anzi, e che uno così non dovrebbe contrarre più alcun tipo di matrimonio né ora né mai. La domanda è: questo in teoria, ma in pratica? Con quale serietà il parroco di turno decide di mantenere il divieto o di rimuoverlo? E il singolo parroco ha davvero potere di vita o di morte su un divieto da rimuovere oppure a sua volta deve "inoltrare la pratica" a qualcuno più in alto? Sinceramente non lo so. Mi auguro con tutto il cuore che in casi seri di questo tipo non sia sufficiente che i genitori di lui facciano, che so, una "donazione" e che in questo modo il divieto sia rimosso. O che lui si presentasse dal parroco con la sua aria da chierichetto e il suo sorriso più smagliante ricordando al sacerdote di essere figlio di quella signora che da piccola era sempre in parrocchia. Ma non mi stupirei di niente. Ciao, PH

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  27. Andrea ciao, ma come è andata il 15 luglio?
    Anonima da Roma.

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  28. buonasera a tutti, ho avuto modo di leggere tutto l'iter attraverso i vari commenti, e Mi resta ancora alcune domande alle quali spero qualcuno possa dare risposta. Mi interessano in effetti le visite psichiatriche per verificare gli eventuali problemi di personalità. Le visite fanno parte dell'iter o si richiedono a parte in base alla motivazione che viene addotta per l'annullamneto? quante visite occorrono per stabilire una determinata patologia? Se il disturbo non dovesse essere subito palese, ma fosse facile camuffarlo, lo psichiatra riuscirebbe ad accorgersene? l'immaturità di un uomo che ogni giorno cambia idea su quel che vuole al punto da non sapere più chi sia e cosa voglia ancora all'età di 40 anni può essere una valida motivazione? scusate se mi permetto di insistere con tutte queste domande,ma sto meditando anche io di procedere con questa impresa,e da parecchio tempo, ma sono molto combattuta. grazie a tutti per l'attenzione. Saluti.R.A.

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  29. Cara anonima del 9 sett occorre fare un grosso distinguo,se si chiede l'annullamento attribuendo al convenuto un'incapacità ci si mette in una posizione molto delicata in quanto questo non può essere in nessun modo costretto a sottoporsi a perizia, quindi qualora non fosse d'accordo con la richiesta di annullamento non si approderebbe a niente. In ogni caso, te lo dico per esperienza personale, chi sceglie di un unirsi ad uno "svitato" quasi sempre qualche "problema" ce l'ha già di suo. Il mio avvocato ha quindi puntato sulla mia personalità e vuoi sapere in poche parole cosa è venuto fuori dalla perizia?... "La signora al momento delle nozze era in assoluta assenza di discrezionalità di giudizio". Quanto alla procedura, se il fondamento della causa è sul piano psicologico (la patologia doveva già essere presente al momento delle nozze), sarà l'avvocato, a supporto di quanto sostenuto, a richiedere la perizia. Il perito è nominato dal tribunale, quindi un perito di ufficio, ed è tra quelli da loro accreditati tutti di altissimo livello, ti assicuro che è impossibile "farla franca". Non sò se sono stata chiara nell'esposizione e se quindi ti ho aiutato, in ogni caso ti consiglio di parlarne con un bravo avvocato. Ciao, Anonima da Roma

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  30. grazie anonima da Roma, in effetti io non puntavo solo sulla perizia di mio marito, sono consapevole che qualche problemino ce l'ho anche io...tralasciando tutto quello che è accaduto prima, la decisione di sposarmi con quest'uomo l'ho presa dopo un grave lutto in famiglia, per cui col senno di poi credo di non aver avuto il tempo per maturare quella scelta visti i precedenti durante il fidanzamento...avevo bisogno di aggrapparmi a qualcuno...Ci tengo a precisare che io non voglio far ricadere su di lui tutte le colpe, il mio scopo non è la vendetta e la sua umiliazione, io desidero solo ricominciare a vivere dopo quasi 20 anni. R.A.

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  31. Yes, concordo con Anonima da Roma su tutti i punti. In genere gli psichiatri selezionati dai TER non sono gli ultimi arrivati, anzi. Il discorso, neanche troppo implicito, dell'avvocato al momento di formulare la richiesta era: "se te lo sei caricato, del tutto in campana, almeno in quel momento, non dovevi essere neppure tu". E' vero anche che questo discorso, legittimo in effetti (per la serie: dove avevi la testa quando hai pronunciato quel cavolo di sì?), mira a tutelare il richiedente nel caso il coniuge non fosse collaborativo e non intendesse sottoporsi a perizia. Il mio, per fortuna, proprio perché matto, ha preso tutto come un gioco dall'inizio alla fine: come aveva preso sottogamba il matrimonio (una bella festa dove si mangia, gli amici ci fanno gli scherzi, ma ci riempiono di regali), così quasi scherzosamente è venuto a sottoporsi ai colloqui e alla perizia, salvo poi rimanere di sale quando ha letto gli atti, le perizie e le testimonianze dei miei parenti di su di lui. A quel punto si è arrabbiato sentendosi preso in giro, mi ha tenuto 1 ora al telefono recriminando su tutti i trascorsi, ma a quel punto era fatta!! Diversamente forse non sarebbe stato impossibile dare credito alle testimonianze - coerenti - dei miei parenti ed amici e annullare il matrimonio ugualmente, ma sarebbe stato meno immediato (e già così... 6 anni). Per rispondere alla domanda di R.A. sul numero delle sedute, è lo psichiatra che si riserva di decidere se è sufficiente un solo colloquio o se ce ne vogliono di più per inquadrare meglio il caso. Ma mi sento di rassicurarti: il tuo ex marito forse riesce a camuffare per un paio d'ore la sua personalità davanti a un "profano", ma uno psichiatra un po' tosto messo lì a scovare le magagne difficilmente si lascerebbe sfuggire un disturbo di personalità o anche solo una bella nevrosi... Pensa che dopo la convivenza con il mio ex, ora, capito come funziona, io fiuto un borderline a un chilometro, voglio dire, se qualcuno è come il mio ex credimi che me ne accorgo. Magari gli altri non lo inquadrano come tale, lo definiscono in altri modi (estroso, immaturo, ecc...) ma io sì (e poi magari tempo dopo arriva la conferma), e non sono una psichiatra. Quindi capisci che un esperto vero se qualcosa non funziona se ne accorge, anche se il tuo ex va lì a fare il simpatico. In bocca al lupo, PH

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  32. grazie a tutti per le gentili risposte...ora c'è da superare lo scoglio per me più duro. Quello di dire addio in questo modo alla persona che purtroppo e nonostante tutto ancora amo. R.A.

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  33. ciao a tutti....facendo delle ricerche ho trovato questo blog, purtroppo anche io mi trovo nella situazione di dover iniziare tutto l'iter dell'annullamento, e mi chiedevo voi come avete scelto l'avvocato rotale, uno vale l'altro o la scelta è determinante per una buona riuscita?
    E un'altra domanda, è vero che ottenuto l'annullamento è obbligatorio procedere con il divorzio?
    ...grazie e ciao

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  34. Per Anonimo del 14 settembre:
    1. Avvocato rotale. Ovviamente parlo per me. Il mio mi fu suggerito dal Patrono Stabile, che è persona di cui mi fido. Di fatto però l'avvocato in questione si è limitato a fare la parte del burocrate, a consegnare le carte e ad attendere con me la sentenza. Ha presenziato esclusivamente al mio colloquio, senza mai intervenire, e non a quello dei miei parenti e amici, e ha scritto la sua relazione (non ricordo quale sia il termine tecnico) alla fine dei colloqui e delle perizie. Forse la bontà dell'avvocato si vede dalla relazione, che peraltro io non ho mai avuto modo di leggere. Diversamente il mio avvocato ha fatto veramente il minimo indispensabile, se non lo chiamavo io non si faceva mai vivo ecc... Nonostante ciò è andato tutto bene (con tempi biblici). Non ti so dire se l'intervento dell'avvocato è determinante per la buona riuscita, il mio non mi sembra che si sia sbattuto poi tanto.
    2. L'annullamento e il divorzio sono due cose indipendenti. Dopo l'annullamento in chiesa puoi chiedere la delibazione, ovvero il recepimento civile dell'annullamento. In tal caso il divorzio diventa superfluo e se l'hai già chiesto nel frattempo, viene comunque "superato" dall'annullamento. Se pensi che una causa per la tua nullità possa risolversi in tempi brevi, non divorziare e aspetta. Se invece la cosa va per le lunghe, puoi divorziare e metterti a posto dal punto di vista civile e poi attendere l'annullamento. Ciao e in bocca al lupo. PH

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  35. Dopo la sentenza definitiva di nullità del matrimonio per contrarre seconde nozze religiose bisogna presentare o inviare documentazione per la rimozione del divieto di passare a nuove nozze al Tribunale Ecclesiastico della propria regione. Sapete dopo quanto tempo dalla presentazione arriva questa rimozione? Grazie a tutti quelli che mi risponderanno!!!!

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  36. O cos'è questa storia?
    Sinceramente pensavo che FOSSE FINITA dopo la sentenza di nullità!
    Documentazione da inviare per RIMOZIONE del DIVIETO???

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  37. dopo un anno e mezzo circa il mio ragazzo ha ottenuto la nullità del precedente matrimonio in secondo grado..ora deve aspettare la pronuncia di delibazione da parte della corte d'appello...qualcuno sa dirmi quanto tempo passare per ottenerla??
    grazie

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